Centro Psico Medico Pedagogico

Ilaria Raia


  • Nome e Cognome: Ilaria Raia
  • Telefono: 0586.630540
  • Cellulare: 339.1906497
  • Email: ilaria@centrolaleph.it

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Esperienze Professionali

Affiancamento all’insegnante di sostegno nelle ore di compartecipazione e proseguimento delle attività didattiche e ludiche a copertura dell’intero orario scolastico di alunni con certificazione e integrazione e sostegno nelle attività scolastiche curricolari, presso:

Scuola Elementare “Leonardo da Vinci” di Bibbona (LI),
Scuola Media Cielo D'Alcamo di Bibbona (LI) sezione associata “G:GALIlLEI” di Cecina (LI),
Scuola Materna L’Aquilone del II circolo didattico di Marina di Cecina “Carlo Collodi” ,
Scuola Media Cielo D'Alcamo di Bibbona (LI) sezione associata “G:GALIlLEI” di Cecina (LI),
Scuola Elementare “Novaro Angelo Silvio” a Vada (LI) , 
Scuola elementare “Leonardo da Vinci” di Bibbona (LI) ,
Asilo nido a Rosignano Solvay (Lillatro)

Impegnata in attività lavorativa presso la Cooperativa Contesto Infanzia di Rosignano Solvay, dal 2 Maggio 2007 al 14 Agosto 2007 effettuando sostituzione del personale “educatore” negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia pubbliche e private e prolungamento estivo delle stesse (“Campi solari”).


Formazione Professionale

Percorso didattico individuale di psicoanalisi freudiana con la Dott.ssa Marta Cira Capuano psicoanalista - Socio SPI - Segretario Scientifico del Centro Studi per l'architettura e l'urbanistica "Gilberto Guidi" di Pisa, riconoscimento internazionale, con una frequenza di due sedute a settimana, Con Attestato di Frequenza.

Esperienza di tirocinio di specializzazione presso l’Istituto di Ricerca IRCCS della Fondazione Stella Maris del Calambrone Tirrenia (PI) dell’Università di Pisa.

Da Gennaio 2009 e attualmente nell’Unità Operativa 3 diretta dalla Dott.ssa Patrizia Masoni, partecipando alle riunioni di equipe, effettuando psicoterapia individuale ambulatoriale e partecipando ai Percorsi Educativi Individualizzati nelle scuole.

Percorso di Supervisione didattica individuale con la Dott.ssa Simona Nissim:

Neuropsichiatra Infantile e psicoterapeuta, Membro candidato della Società Psicoanalitica Italiana. 
Docente Coordinatore Corso Clinico Quadriennale di Psicoterapia Psicoanalitica per Bambini 
Adolescenti e Famiglie - Modello Tavistock - Centro Studi Martha Harris

Percorso di Supervisione Didattica individuale con la Dott.ssa Matilde Monteleone:

Psicologa e Psicoterapeuta , Membro della Società Psicoanalitica Italiana SPI.

Esperienza di tirocinio di specializzazione presso l’Istituto di Ricerca IRCCS della Fondazione Stella Maris del Calambrone Tirrenia (PI) dell’Università di Pisa 

Da Gennaio a Dicembre 2008 partecipando al progetto “Al di là delle nuvole” diretto dalla Dott.ssa Annarita Milone e dal Dott. Pietro Muratori seguendo in gruppo Adolescenti con Disturbo della Condotta e individualmente, con interventi di sostegno, bambini con lo stesso disturbo.

Il Primo semestre 15 Marzo 2006 15 Settembre 2006 è stato effettuato presso la Psichiatria 1 dell’Azienda Ospedaliera Pisana Santa Chiara; attraverso cui ho potuto partecipare e contribuire alla somministrazione dei test e ai colloqui clinici con le donne in gravidanza e dopo un anno dal parto, utili per la ricerca sulla Depressione post partum diretta dal Prof. Mauro Mauri e dal Direttore della clinica Prof. Giovan Battista Cassano. Contemporaneamente, ho potuto partecipare alla ricerca e ai colloqui clinici all’interno dello studio di Andrologia e Sessuologia del Prof. Ciro Basile Fasolo, approfondendo lo studio sul rapporto tra la sessualità e l’uso di sostanze.

Il secondo semestre 15 Settembre 2006 – 15 Marzo 2007 

È stato effettuato presso l’ Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza della U.S.L. 6 di Cecina (Livorno), somministrando test cognitivi e proiettivi, partecipando alle riunioni di equipe, e ai primi colloqui con genitori e bambini, affiancando la Dott.ssa Rosalba Gennai, la Dott.ssa Lucia Avellino e la Dott.ssa Marisa Toler.

Tirocinio pratico per il corso di formazione di Esperto Pedagogista relazionale, presso la Cooperativa Nuovo Futuro nel Consultorio Familiare con la Dott.ssa Elena Sarzanini, partecipando come osservatrice agli incontri con le famiglie e presso l’Istituto Professionale “Marco Polo” di Cecina favorendo l’integrazione scolastica di ragazzi stranieri.

Partecipazione alla Campagna di Prevenzione, del MOIGE: Movimento Italiano Genitori, promossa per le scuole elementari , per favorire un corretto uso dei videogiochi attraverso un “Teatrino Itinerante”, campagna patrocinata da Psiconline (Psicologia e Psicologi in rete), SIPs (Società Italiana di Psicologia), Istituto di Ortofonologia e supervisionata dalla Dott.ssa Loredana Petrone. Attraverso questa esperienza, è stato possibile somministrare un questionario agli alunni, sull’uso che veniva fatto da loro dei videogiochi, materiale utile per sviluppare la mia tesi sperimentale. Materiale che ha contribuito alla stesura del libro: Dott.ssa Loredana Petrone, Dott. Mario Troiano; Dalla Violenza Virtuale alle Nuove Forme di Bullismo Strategie di prevenzione per genitori, insegnanti e operatori, Marzo 2008, Magi Edizioni Scientifiche e anche alla stesura della mia Tesi sperimentale di Laurea “Giochi e Videogiochi”.

Esperienza di Servizio Civile Nazionale  presso il Comune di Cecina nel settore Cultura e Spettacolo con attività di SOSTEGNO SCOLASTICO Specificatamente : 

 Dal 1 Settembre 2003 al 10 Giugno 2004 nelle Scuole Medie Statali “Galileo Galilei”.
Dal 11 Giugno al 30 Giugno 2004 presso l’Asilo Nido Comunale “Girotondo”.
Dal 1 Luglio al 23 Luglio 2004 presso la Scuola Materna “Pollicino”con progetto 0-6.
Dal 26 Luglio al 15 Agosto 2004 ho partecipato alla Colonia Estiva organizzata dalla Cooperativa “ Prezzemolo”.

Esperienza di scuola lavoro alla Scuola Materna “Girotondo” e in Casa Famiglia con pazienti psichiatrici.


Istruzione e Formazione

Scuola quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia dell’Adolescenza e del Giovane Adulto ad indirizzo psicodinamico SPAD di Roma diretta dal Dott. Sergio Muscetta.

Comitato Direttivo: 

Sergio Muscetta (Direttore)
e-mail: s.muscetta@spadscuola.it
Enrico De Vito
e-mail: devito.enrico@gmail.com

Gruppi promotori: 

A.S.T.E.R.I.A. (Associazione per lo Studio e la Ricerca in Adolescenza), Via Giuseppe Ferrari, 2 - ROMA. tel. 06/32.15.555 
Associazione per lo Studio dell'Adolescenza, Piazza XXIV Maggio, 7 - MILANO. tel. e fax 02/58.10.25.20
Con il patrocinio dell'ANNA FREUD CENTRE di Londra 

La Scuola ha ottenuto il riconoscimento del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (decreto del 29 gennaio 2001)

Iscrizione all’Albo degli Psicologi della Toscana N° 4995 del 2008
(Conseguente al superamento dell’Esame di Stato)

Istituto Mille e una Mèta
CENTRO STUDI IN FORMAZIONE, COUNSELLING E PSICOTERAPIA
via L.Cambini n.44, 57125 - Livorno
Tel/fax - 0586 811880
 

L’Istituto Mille e una Meta è membro dell'A.I.Co. (Associazione Italiana Counselling) ed è iscritto al CNCP (Coordinamento Nazionale Counselling Professionale). E' membro del Forum Europeo di Mediazione Familiare e i suoi corsi sono riconosciuti dall'A.I.Me.F. (Associazione Italiana Mediatori Familiari).

L'Istituto è riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Laurea quinquennale in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione
Facoltà di Psicologia 1 dell’Università degli studi “La Sapienza “ di Roma. 

Relatore Prof. Walter Nicoletti, docente ordinario della cattedra di Medicina Sociale della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università La Sapienza di Roma.

Correlatore il Prof. Stefano Pugliesi Allegra, docente ordinario della cattedra di Neurobiologia e Preside della Facoltà di Psicologia 1 dell’Università La Sapienza di Roma. 

Titolo della tesi : GIOCHI E VIDEOGIOCHI.

Liceo Scientifico Statale “E: Fermi” di Cecina (LI)


Domande Frequenti

Usando una nota ironica e anche un pò provocatoria , si può pensare che "I sogni son desideri di felicità!" come cantava Cenerentola nella sua favola, ma la realtà spesso si distingue dalla fantasia delle favole. 
Durante il sonno, il nostro cervello e la nostra mente, si permettono di fare quello che durante la veglia non possono. 
Le fantasie che durante il sonno si alimentano, non sono del tutto estranee ai nostri pensieri, ai nostri sentimenti, alle nostre emozioni, ai nostri desideri e ai nostri timori , anche se apparentemente, può sembrare così.
Non a caso, uno stesso sogno, non significa la stessa cosa per tutte le persone che lo fanno. 
Ogni sogno si costruisce sulla storia personale del soggetto che lo ricorda. Cosa non meno importante, è cosa significa “quel sogno” per “quella persona” che lo ha fatto e come si sente pensando a quel sogno.

E’ molto importante conoscere il contesto in cui è vissuto un bambino pieno di paure, cioè dobbiamo sapere se abbia vissuto realmente delle esperienze per lui "traumatiche" come un terremoto, dei ladri che irrompono in una casa (sua o di amici, parenti etc..) e che lo stesso non sia accaduto col fuoco, perchè questo orienterebbe verso una direzione.
Se tutto fosse nella sua mente e nelle sue fantasie senza un’esperienza reale degli eventi temuti, dovremmo capire, cosa queste paure ci stanno dicendo di lui. Ci dovremmo chiedere se in famiglia, ci sono persone ansiose, spaventate a loro volta dagli stessi fenomeni, come queste paure vengono affrontate, se e quanto impediscono di fare una vita serena, tranquilla e ordinaria.
Un bambino spaventato, per quanto tutti i bambini abbiano più o meno paura di qualcosa, merita l’attenzione di uno specialista.

Il pianto può essere uno sfogo della rabbia, ma bisogna capire cos'è che l’alimenta. Spesso, il comportamento che noi abbiamo , non coincide o meglio non rappresenta fedelmente quello che proviamo, pensiamo e sentiamo, un pò come se indossassimo dei panni, senza saperlo e magari anche senza volerlo. I motivi che scatenano questa rabbia potrebbero non essere così chiari e visibili, ma più difficili da contattare perchè incomprensibili o anche perchè sentiti come inaccettabili. In un momento di calma e tranquillità, si potrebbe chiedere al bambino come sta, come si sente e come vadano le cose a scuola, coi compagni, con gli amici con cui pratica uno sport, cercando di rintracciare cos’è che lo turba. Può capitare che i figli non parlino volentieri coi genitori perchè non vogliono farli preoccupare o perchè pensano di non essere capiti. E’ importante trovare un canale per dar voce e spazio alla rabbia e per poter pensare a come comprenderla, tollerarla, gestirla. Per questo può essere utile consultare uno psicoterapeuta.

E’ importante non trascurare questa circostanza e non considerarla una cosa “banale” e passeggera appartenente ad una fase dello sviluppo, perchè trascurando una difficoltà oggi, si può creare un problema domani. Il cibo, il mangiare e come lo facciamo, rappresenta una modalità con cui ci rapportiamo al mondo e anche alle persone. Tal volta, il sintomo ci parla, ci vuol dire qualcosa che non può essere espresso in altri modi e attraverso altri canali. C’è da chiedersi se il bambino abbia delle difficoltà relazionali nell'approccio con i pari e con gli adulti in altre circostanze non conviviali, sapere se a casa mangia e come lo fa.
Ci si può interrogare su quanto l’esperienza del nutrirsi venga vissuta come così intima, da non poter essere condivisa. Le riflessioni sono molte e degne di attenzione soprattutto se questa difficoltà diventa un limite.

E' possibile, che un'ondata emotiva ci travolga tanto da non consentirci di individuare, distinguere, dare un senso e uno spazio mentale elle sensazioni che proviamo. Attraverso il soma, arrossendo, le caotiche emozioni si scaricano tutte insieme in un "colpo" solo.
Può capitare di avere una serie di pensieri e preoccupazioni che non condividiamo con nessuno e che possono provocare una carica energetica che non trova nessun canale per essere espressa, proprio come se ci fosse qualcosa che si agita dentro di noi. A volte, vorremmo essere più disinibiti e invece ci troviamo bloccati da una serie di giudizi autocritici che ci impediscono di essere spontanei. Vale la pena, affrontare un percorso di conoscenza personale per capire, entrando in contatto con se stessi, i propri pensieri, desideri, emozioni e sogni.

E’ molto importante avere una vita di relazioni che ci stimolino. I genitori, la famiglia sono una base sicura, ma è molto importante riuscire ad uscire dal “guscio” conoscere il mondo e coltivare delle amicizie con cui divertirsi, confrontarsi e condividere esperienze. Più ci si isola e più ci sembra impossibile uscirne. Capita che gli attacchi di panico si sviluppino su un substrato di conflitti tra ciò che vogliamo, ciò che possiamo e ciò che abbiamo. Proprio come se incosciamente qualcosa ci suggerisse che vogliamo cambiare, ma razionalmente abbiamo paura o peggio, pensiamo di non avere i mezzi per cambiare. 
Impariamo a conoscere noi stessi attraverso le esperienze, ma se ce ne priviamo, questo cammino diventa più difficile. Se non ci mettiamo alla prova, non possiamo conoscere le nostre risorse interne ed esterne. Quando si soffre di ansia, depressione, attacchi di panico, ci si sente imprigionati dalle proprie emozioni e più ci si chiude, più ci si allontana dalla realtà! Il primo passo è prendere consapevolezza del problema e farsi aiutare.

Il post parto può essere un periodo molto difficile in alcune situazioni, perchè ci cambia la vita e ci mette a dura prova, sia fisicamente che mentalmente. Quando i bambini hanno raggiunto una certa autonomia, capacità di espressione e di linguaggio, "separandosi" dalla mamma perchè è il loro sviluppo che lo richiede, ci ritroviamo un pò sole, a fare i conti con noi stesse. In questo momento, si può aver bisogno di un sostegno emotivo per affrontare quel senso di vuoto e di “abbandono”. E' molto importante coltivare le amicizie e non isolarsi, riattivarsi nella ricerca di un lavoro se non se ne ha già uno, per conquistare quella indipendenza e autonomia che influenzano l’autostima. E' molto importante per i figli, che le mamme siano più serene, soddisfatte e abbiano la mente “libera” per dare più spazio a loro e alle gioie che riescono a darle. Quando le mamme sono troppo coinvolte nei loro pensieri, ansie, angoscie, timori, sono meno disponibili per i loro figli e non riescono a vederli e viverli pienamente, perchè hanno la mente offuscata da altro materiale! Quindi per amare i nostri figli è importante amare se stesse.